Il segreto per avere un buon brodo non consiste nell'adoperare molta carne, ma nel modo d'impiegarla. Si sceglie un pezzo di carne magra (culaccio, muscolo o spicchio di petto) a cui si uniscono alcuni ossi spugnosi; si lava l'una e gli altri con acqua corrente senza tenerli per lungo tempo immersi.
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, muscolo o spicchio di petto) a cui si uniscono alcuni ossi spugnosi; si lava l'una e gli altri con acqua corrente senza tenerli per lungo tempo immersi.
La buona posizione del coperchio della marmitta ha pure una grande importanza. Dopo che si è salato il brodo, si provochi una ebollizione lenta che si manifesti solo per un leggero fremito alla superficie. Regolato così il fuoco, si collochi il coperchio della marmitta un po' di costà, lasciandola leggermente semiaperta al fine di facilitare l'evaporazione: senza questa precauzione, il brodo riuscirà torbido ed il gusto ne risentirà.
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leggermente semiaperta al fine di facilitare l'evaporazione: senza questa precauzione, il brodo riuscirà torbido ed il gusto ne risentirà.
Si cuociono le patate nell'acqua, o meglio a vapore, si sbucciano, si passano calde dallo staccio e si salano. Si aggiungono gli ingredienti suddetti e si lavorano alquanto. Si distende un velo di farina sulla spianatoia e sopra la medesima si versa il composto, per poterlo tirare a bastoncini, senza che la farina penetri nell'interno, e con questi si formano delle palline grosse come le nocciuole. Si friggono, nell'olio o nel lardo e si mettono nella zuppiera, versando il brodo bollente.
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, senza che la farina penetri nell'interno, e con questi si formano delle palline grosse come le nocciuole. Si friggono, nell'olio o nel lardo e si mettono
Per 6 persone si prendono 400 grammi di ceci secchi e si fanno rammollire 24 ore, si puliscono bene, si lavano accuratamente e si mettono a cuocere in una pentola che sia abbastanza grande e nella quale vi stiano comodi in abbondante acqua: si aggiunge un po' di sale, un paio di spicchi d'aglio ed un ramoscello di rosmarino. Intanto si prepara un soffritto con sufficiente olio, uno o due spicchi d'aglio tritati, quattro belle alici ben lavate, che saranno disfatte. Si aggiungono 300 grammi di pomodori freschi, pelati, senza semi e tritati; oppure un po' di salsa in scatola. Quando i ceci sono cotti, si versa in essi il soffritto, senza il ramoscello di ramerino. Si fanno bollire di nuovo e poi si getta la pasta occorrente, facendo attenzione che la minestra non riesca troppo liquida.
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, che saranno disfatte. Si aggiungono 300 grammi di pomodori freschi, pelati, senza semi e tritati; oppure un po' di salsa in scatola. Quando i ceci sono
Si leva la pelle alla milza e si cuoce con burro, aggiungendo un po' di sugo di carne per renderla più saporita. In mancanza di questo ci si serve di un battutino di cipolla, burro, sale e pepe. Si trita poi il composto ottenuto insieme alle due acciughe, rimettendolo al fuoco nell'intinto che resta, e unendovi del pangrattato per legarli insieme. Senza farli più bollire, si spalmano con essi delle fettine di pane, fatte prima asciugare al fuoco senza arrostire ed unte col burro.
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resta, e unendovi del pangrattato per legarli insieme. Senza farli più bollire, si spalmano con essi delle fettine di pane, fatte prima asciugare al fuoco
Si mette il burro al fuoco e quando soffrigge, si versano le uova frullate, si condiscono con sale e pepe e girando sempre col mestolo, si unisce a poco per volta il latte. Quando il composto sarà bene assodato, si coprono con esso sei fette di pane arrostito, grosse quasi un dito e senza crosta, che avremo prima disposte sopra un vassoio, dopo averle unte calde col burro. Si spolverizza sopra di esse del cacio parmigiano e si mandano in tavola.
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poco per volta il latte. Quando il composto sarà bene assodato, si coprono con esso sei fette di pane arrostito, grosse quasi un dito e senza crosta
Si prendono delle uova dure e tagliatele in quattro parti; in fondo ad un piatto che resista al fuoco, si mette un pezzetto di burro fresco e un battuto di prezzemolo, cipolla e basilico, quindi si mettono le uova ed il sale. Si fa liquefare il burro sopra il fuoco dolce e si voltano le uova senza romperle.
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battuto di prezzemolo, cipolla e basilico, quindi si mettono le uova ed il sale. Si fa liquefare il burro sopra il fuoco dolce e si voltano le uova senza
Si prepara una balsamella di densità regolare, si unisce ad essa un ettogrammo di groviera tritato e si lascia bollire due minuti; si ritira quindi dal fuoco. Si rassodano quattro uova di cui si trita ben fino il bianco che si unisce alla balsamella; e si versa tutto in un tegame di porcellana. Si passano allo staccio i rossi d'uovo e si mettono sopra la balsamella, ma però senza più rimescolarlo e aggiungendovi abbondanti tartufi e un po' di burro. Si mette il tegame al forno; se fosse troppo caldo si copre con un coperchio il tegame, onde non formi crosta.
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passano allo staccio i rossi d'uovo e si mettono sopra la balsamella, ma però senza più rimescolarlo e aggiungendovi abbondanti tartufi e un po' di
Si prendono dei carciofi piuttosto teneri, si tolgono le foglie più dure e coriacee, si svettano e si taglia il torsolo, passandoli quindi leggermente nella farina. Si mette sul fuoco la padella con olio sufficiente e vi si fanno friggere i carciofi così preparati senza farli annerire. Si sbattono le uova, si condiscono con sale e si gettano nella padella, avendo cura che la frittata riesca ben cotta.
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leggermente nella farina. Si mette sul fuoco la padella con olio sufficiente e vi si fanno friggere i carciofi così preparati senza farli annerire. Si sbattono
Per preparare questo stufato, si prende del muscolo di vitella di latte (circa 500 grammi) e si taglia a pezzetti. Si mette al fuoco dell'olio con due spicchi d'aglio, senza sbucciarli e alquanto ammaccati, si lasciano soffriggere e quindi vi si getta la carne e si condisce con sale e pepe. Rosolata che sia, si sparge sopra mezza cucchiaiata di farina, si aggiunge sugo di pomodoro o conserva e un pezzetto di burro e si tira a cottura. Si dispongono sopra un vassoio delle fette di pane, si versa sopra lo stufato e si manda in tavola.
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due spicchi d'aglio, senza sbucciarli e alquanto ammaccati, si lasciano soffriggere e quindi vi si getta la carne e si condisce con sale e pepe
Si prende dunque una bistecca nella lombata, s'immerge un istante nell'acqua, asciugandola subito con una salvietta; si levano con un coltello le parti che non servono, come i nervi, il grasso superfluo, ecc. e si accomoda distesa sopra un piatto, lasciandola in un luogo fresco. Al momento di cuocerla, si appresta un bel fuoco di bracia, bene acceso e senza corpi estranei, che producano fumo o mandino cattivo odore. Sopra la gratella (che si avrà cura di avere riscaldata prima) si colloca la bistecca.
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cuocerla, si appresta un bel fuoco di bracia, bene acceso e senza corpi estranei, che producano fumo o mandino cattivo odore. Sopra la gratella (che si
La famiglia italiana ha saputo imporsi, con perfetto spirito di disciplina, con alto senso del dovere, rinunzie e talvolta sacrifici anche assai gravi, costituendo così il baluardo possente della resistenza interna, senza la quale inutile torna l'eroismo e il sacrificio dei nostri valorosi soldati, senza la quale non è possibile raggiungere la vittoria delle armi e la sempre più grande espansione dell'Italia nel mondo.
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gravi, costituendo così il baluardo possente della resistenza interna, senza la quale inutile torna l'eroismo e il sacrificio dei nostri valorosi soldati
Il pollame da preferirsi lesso è dato dai capponi e dalle pollastre ingrassate. Questi animali richiedono un tempo minore di cottura e riescono più bianchi e più puliti, senza che la sostanza del brodo ne soffra, se vengono cotti avvolti in un pannolino sottile e legato.
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bianchi e più puliti, senza che la sostanza del brodo ne soffra, se vengono cotti avvolti in un pannolino sottile e legato.
Si pelano intanto dei pomodori, si privano della semenza, si tagliano fini e si uniscono al soffritto, aggiustandoli di sale. Quando la salsa è pronta, si fa prima la solita pulizia al tonno, si asciuga e senza infarinarlo, si fa leggermente soffriggere in un tegame; si unisce al tonno la salsa di pomodoro, si fa bollire e quando è cotto si serve con una leggera giunta di basilico, tagliato fino.
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pronta, si fa prima la solita pulizia al tonno, si asciuga e senza infarinarlo, si fa leggermente soffriggere in un tegame; si unisce al tonno la salsa di
Se allo spiedo è meglio spellarla; si taglia poi in tocchetti di tre o quattro centimetri, s'infila fra due crostini, allo spiedo, unendovi delle foglie di salvia o di alloro. Si cuoce, in principio a fuoco moderato e per ultimo gli si dà una bella fiammata per farle fare la crosta croccante. Si serve, dopo averla salata, senza alcun condimento con spicchi di limone.
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serve, dopo averla salata, senza alcun condimento con spicchi di limone.
Dopo avere preparato i cardi nel modo suaccennato, si lessano a mezza cottura, si mettono in una teglia e si soffriggono con burro dopo averli salati a sufficienza. Si finiscono di cuocere aggiungendo un po' di latte e poi si legano con una balsamella. Si condiscono con parmigiano grattugiato e si levano subito senza farli bollire.
Il finocchio cresce spontaneo nel mezzogiorno d'Italia e in altri paesi della regione mediterranea; viene anche coltivato con molto successo specialmente nell'Emilia, nelle Marche e nell'Italia Meridionale, essendo un vegetale gradito e poco costoso, quindi alla portata di tutti. L'uso che si fa della specie di bulbo, formato dalle sue foglie radicali guainanti, è quasi esclusivo dell'Italia, dove si mangia specialmente crudo, come i sedani. Il finocchio ha un sapore dolce e aromatico assai gradevole; il suo uso è salubre e, per quanto di non facile digestione, è senza dubbio stimolante e tonico.
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finocchio ha un sapore dolce e aromatico assai gradevole; il suo uso è salubre e, per quanto di non facile digestione, è senza dubbio stimolante e
Si scelgono funghi di mezzana grossezza, che siano anche di giusta maturazione. Se ne raschia il gambo, si nettano dalla terra e si lavano interi, senza tenerli troppo in molle; poi si tagliano a fette piuttosto grosse, s'infarinano e infine si gettano in padella, quando l'olio è bollente. Quando sono ancora a bollore, si condiscono con sale e pepe.
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, senza tenerli troppo in molle; poi si tagliano a fette piuttosto grosse, s'infarinano e infine si gettano in padella, quando l'olio è bollente. Quando
Si tagliano a metà per il lungo, senza sbucciarle, si fanno loro delle incisioni a graticola sulla parte bianca, si condiscono con sale, pepe e olio, si pongono in gratella dalla parte della buccia, poi si coprono con un coperchio e si cuociono fra due fuochi, affinchè non abbiano bisogno di essere voltate.
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Si tagliano a metà per il lungo, senza sbucciarle, si fanno loro delle incisioni a graticola sulla parte bianca, si condiscono con sale, pepe e olio
La preparazione delle sue coste è semplice: tolte le foglie più dure, che vengono utilizzate per aromatizzare le vivande, si tagliano le coste della lunghezza di cinque centimetri e, senza farle lessare, si mettono direttamente nei condimenti a cuocere, lentamente a casseruola coperta. Occorre prima che i sedani siano sciacquati in molta acqua corrente, in modo da togliere tutto il terriccio che si trova fra le scanature delle coste.
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lunghezza di cinque centimetri e, senza farle lessare, si mettono direttamente nei condimenti a cuocere, lentamente a casseruola coperta. Occorre
Delle zucche se ne conoscono molte varietà, ma le migliori sono quelle di pasta gialla e soda. Sono ottimi frutti, dalla polpa zuccherina ed amidacea, che bene si prestano per puree, per minestre, per fritture ed anche per alcuni dolci. La massaia intelligente può tentare con la zucca delle nuove combinazioni, senza tema di errare nella riuscita, tenendo presente che è molto ricca di acqua e che occorre prepararla in modo da asciugare una buona parte di essa, attraverso l'evaporazione o la salatura a freddo.
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combinazioni, senza tema di errare nella riuscita, tenendo presente che è molto ricca di acqua e che occorre prepararla in modo da asciugare una buona
Si tagliano gli zucchetti a spicchi, si tirano a sapore con burro e sale a sufficienza e si termina la loro cottura, con un po' di latte, legandoli poi con una balsamella. Si aggiunge un pizzico di parmigiano e si tolgono dal fuoco, senza farli più bollire. Costituiscono un eccellente contorno per gli stracotti, per le braciole in umido, per i vari stufati, ecc.
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poi con una balsamella. Si aggiunge un pizzico di parmigiano e si tolgono dal fuoco, senza farli più bollire. Costituiscono un eccellente contorno per
Le zucche, così preparate, si possono mantenere otto o dieci giorni, purchè tenute in luogo fresco e che l'aceto sia bastante per ricoprirle. Esse sono eccellenti ed appetitose, sia da mangiarsi sole, sia per contorno del manzo bollito o di altre carni senza sughi.
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sono eccellenti ed appetitose, sia da mangiarsi sole, sia per contorno del manzo bollito o di altre carni senza sughi.
Eppure è forse solo in Italia che, sino a poco tempo fa, si lasciavano crescere i frutti a loro bell'agio e in piena libertà, senza adatte concimazioni, senza potature ed innesti razionali, senza uno sguardo benevolo del coltivatore; e di sovente tanta grazia di Dio andava perduta o era posta in vendita sui mercati nostrani e stranieri, con la reputazione della frutta più scadente.
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Eppure è forse solo in Italia che, sino a poco tempo fa, si lasciavano crescere i frutti a loro bell'agio e in piena libertà, senza adatte
L'uomo nacque col desiderio delle frutta, che senza dubbio debbono essere state, per gli antenati nostri, il principale e più facile cibo, avendolo a portata di mano e già pronto per il consumo.
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L'uomo nacque col desiderio delle frutta, che senza dubbio debbono essere state, per gli antenati nostri, il principale e più facile cibo, avendolo a
Si accomoda questo composto nell'interno dei frutti e si procede alla loro cottura. Questa riesce meglio nel forno; mancando di questo, si potrà supplire cuocendo sul fornello, con fuoco sopra e sotto il recipiente. Prima della cottura, si aggiungerà nella teglia un poco di sciroppo formato da acqua e zucchero e addizionato con succo e scorza di limone. Durante la cottura si sorveglierà che essa proceda regolare, senza che i frutti si attacchino al recipiente.
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acqua e zucchero e addizionato con succo e scorza di limone. Durante la cottura si sorveglierà che essa proceda regolare, senza che i frutti si attacchino
Il buon successo della cottura, dipende dal taglio del marrone. Un marrone mal tagliato scoppierà o cuocerà male. Per tagliarlo bene si prenderà un coltellino a punta, bene affilato e si taglierà la pelle in tutta la sua lunghezza, senza intaccare il frutto, dalla parte tonda.
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coltellino a punta, bene affilato e si taglierà la pelle in tutta la sua lunghezza, senza intaccare il frutto, dalla parte tonda.
I legumi secchi quindi, non solo si associano bene alle carni per ottenere una razionale alimentazione, ma possono convenientemente sostituirle, senza recare nocumento alla salute ed alla forza fisica dell'individuo.
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, senza recare nocumento alla salute ed alla forza fisica dell'individuo.
Vengono chiamate «insalate di frutti» delle preparazioni a base di frutti crudi, accomodati in eleganti compostiere, conditi con liquori e vini scelti e profumati con delicati aromi. Sono preparazioni fatte, senza il concorso del fuoco, mediante le frutta che nei mesi estivi abbondano in nostri campi e nei nostri frutteti.
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scelti e profumati con delicati aromi. Sono preparazioni fatte, senza il concorso del fuoco, mediante le frutta che nei mesi estivi abbondano in nostri
Si prendono grammi 80 di farina di patate e 100 grammi di zucchero e si pongono in una casseruola, versandovi mezzo litro di latte diaccio a poco per volta, mescolando. Si mette il composto al fuoco, affinchè assodi, girando il mestolo, senza però far bollire. Si aggiunge un po' di vainiglia, oppure l'odore della scorza di limone e, quando sarà tiepido, si uniscono tre tuorli d'uovo e poi tre chiare montate a neve. Si versa in un vassoio di metallo e si cuoce al forno a moderato calore. Quando sarà rosolato leggermente, si toglie, si spolverizza di zucchero a velo e si manda subito in tavola.
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volta, mescolando. Si mette il composto al fuoco, affinchè assodi, girando il mestolo, senza però far bollire. Si aggiunge un po' di vainiglia
Si uniscono le chiare ben montate, si mescolano adagio e si versa il tutto in uno stampo liscio, che si sarà precedentemente unto con burro freddo, e cosparso tutto, e più nel fondo, con parte delle mandorle predette. Infine si gettano, nello stampo cosi preparato, 200 grammi di ciliege more, crude e senza gambo, ma per evitare che queste per il loro peso calino a fondo, si mescolano, fra il composto, le mandorle che restano.
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e senza gambo, ma per evitare che queste per il loro peso calino a fondo, si mescolano, fra il composto, le mandorle che restano.
Si mettono 100 grammi di zucchero in polvere in una piccola casseruola, facendolo fondere al fuoco senza aiuto d'alcun liquido, rimuovendo sempre con un mestolo, fino a che sarà divenuto biondo scuro. Si versa allora in uno stampo da budino, avendo cura di stenderlo tutto all'ingiro e si lascia raffreddare.
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Si mettono 100 grammi di zucchero in polvere in una piccola casseruola, facendolo fondere al fuoco senza aiuto d'alcun liquido, rimuovendo sempre con
Al momento di servire, si prepara il piatto di portata coperto con un tovagliuolo piegato, e con un cucchiaione si prende dalla sorbettiera il gelato, cucchiaiata per cucchiaiata, si ammonticchia sopra il tovagliuolo in modo da formare un solo ammasso della forma ineguale, senza ricercare la simmetria.
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, cucchiaiata per cucchiaiata, si ammonticchia sopra il tovagliuolo in modo da formare un solo ammasso della forma ineguale, senza ricercare la
Altro spreco alimentare anche notevole si verifica in cucina durante la cottura dei cibi: si cuoce, per esempio, troppo a lungo, e per le sostanze vegetali questo influisce sul tenore delle vitamine, perchè molte di queste vengono distrutte dalle alte calorie senza contare il maggior consumo inutile dell'energia termica adoperata; senza contare il maggior spreco delle migliori sostanze alimentari, avvenuto per diffusione, attraverso alle membrane cellulari distrutte dal tempo e dal calore.
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vegetali questo influisce sul tenore delle vitamine, perchè molte di queste vengono distrutte dalle alte calorie senza contare il maggior consumo
E proseguendo nel saggio criterio di economia che deve guidare la donna nella preparazione quotidiana dei cibi, diremo che si screma troppo il brodo, senza pensare che quello che si getta è albumina coagulata col calore, si spreca la crosta del brodo stesso raffreddato, pur sapendo che essa è formata per intero da sostanze grasse nutritive, si spreca l'acqua che ha servito per bollire la pasta asciutta, la quale contiene ancora qualche briciolo di resto alimentare stemperato, e soprattutto si spreca inutilmente il latte, che è un alimento prezioso e di alto costo. Si disperde nel bollirlo quando esso non è contenuto in un adatto recipiente a coperchio forato, o quando viene dimenticato spensieratamente sul fornello. Si consuma inutilmente quando si aggiunge a molte pietanze, per le quali sarebbe sufficiente l'acqua e un po' di farina; il latte oggi è un alimento quasi di lusso (il suo prezzo è di L. 2,10 il litro) e deve perciò essere riservato ai vecchi, ai bambini ed anche agli adulti, ma non addizionato qua e là come complemento alimentare di sostanze che possono essere preparate anche senza di esso e riuscire ugualmente gustose.
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, senza pensare che quello che si getta è albumina coagulata col calore, si spreca la crosta del brodo stesso raffreddato, pur sapendo che essa è
Si pone il latte sul fuoco riscaldandolo senza farlo bollire, ma facendolo arrivare quasi all'ebollizione. Si mette poi da parte, raffreddandolo fino a circa 37°. Si unisce allora ad esso il burro a pezzetti, e si sbatte fortemente facendogli prendere consistenza come il mascarpone. È ottimo per crostini, per condire riso o pasta asciutta in bianco. Non si può però mettere sul fuoco per cuocere le pietanze.
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Si pone il latte sul fuoco riscaldandolo senza farlo bollire, ma facendolo arrivare quasi all'ebollizione. Si mette poi da parte, raffreddandolo fino
Mangiando in fretta e masticando poco, non si arreca danno soltanto all'individuo, per ragioni che ormai tutti conoscono, ma si arreca anche un danno sociale, perchè mangiando in fretta e masticando male, si fa, senza volerlo dello spreco alimentare: un cibo poco molito dalla bocca, qualunque esso sia, si digerisce male perchè lo stomaco si rifiuta di fare il lavorio dentatorio, e così viene esso assorbito solo in parte dalle pareti intestinali, solo in parte passa nel sangue a farsi nutrimento per i gruppi cellulari.
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sociale, perchè mangiando in fretta e masticando male, si fa, senza volerlo dello spreco alimentare: un cibo poco molito dalla bocca, qualunque esso
È pratica igienica e religiosa, sopratutto cristiana, quella di osservare un giorno della settimana e in determinati periodi dell'anno, una certa astinenza nel vitto: tale pratica dovrebbe essere osservata scrupolosamente da tutti questi sciuponi, calcolando che essi in tal modo potrebbero realizzare un risparmio non indifferente nel grande settore delle sostanze alimentari, senza contare che un periodo, pur breve, di astinenza dal cibo — e ciò è stato sperimentalmente dimostrato, — prepara l'organismo a utilizzare in pieno, più prontamente e più completamente, l'immediata successiva razione alimentare.
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realizzare un risparmio non indifferente nel grande settore delle sostanze alimentari, senza contare che un periodo, pur breve, di astinenza dal cibo — e ciò
Se è un'arte il saper preparare e cuocere gli alimenti con gusto e senza spreco, un'arte ancora più fine e delicata è quella di sapere utilizzare con criterio un'altra volta, gli avanzi della mensa, che sono tanti; i resti della minestra, la carne residua, gli erbaggi e le chiare delle uova, le corteccie del formaggio e sopratutto il pane che avanza sempre sulla mensa e specialmente su quella delle grandi collettività.
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Se è un'arte il saper preparare e cuocere gli alimenti con gusto e senza spreco, un'arte ancora più fine e delicata è quella di sapere utilizzare con
Si tagliano delle fettine di pane senza crosta, in forma quadrilunga o a cuore, si fanno friggere da ambo le parti, e quando sono fredde, si ricoprono da una parte con uno strato del composto, guarnendo la superficie con fettoline di cetriolini sott'aceto, capperi e prezzemolo trito.
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Si tagliano delle fettine di pane senza crosta, in forma quadrilunga o a cuore, si fanno friggere da ambo le parti, e quando sono fredde, si
Si prende il bollito freddo che si vuole utilizzare e si taglia a fette sottili che si stendono in un piatto cospargendole di sale fine ed aceto abbondante. Si lascia inzuppare per mezz' ora; poi con una forchetta si prende ogni fetta e si aggiusta nel piatto di portata. Su ogni fetta di carne si dispongono sopra, in forma di stella, tante strisce di acciuga, ben lavate, senza lische. Si trita ben fino del prezzemolo, qualche cipollina fresca oppure qualche spicchio di aglio; con questo si forma una salsa un po' abbondante, condita d'olio, aggiungendovi poi un rosso d'uovo duro e ben schiacciato. Si mescola bene il composto e si versa sulle fette di pane senza rimuoverle.
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dispongono sopra, in forma di stella, tante strisce di acciuga, ben lavate, senza lische. Si trita ben fino del prezzemolo, qualche cipollina fresca
Purtroppo, per quello che riguarda il consumo del combustibile in cucina, era invalsa l'abitudine di un considerevole spreco: inavvertitamente, spensieratamente si disperdeva un'enorme quantità di combustibile, con grave danno sia dell'economia, sia della buona preparazione delle vivande e della saggia utilizzazione dei condimenti. E ciò specialmente si verificava presso le famiglie agiate cittadine nelle quali la manutenzione della cucina è affidata esclusivamente alla persona di servizio la quale, o per noncuranza, o per disinteresse ad ogni principio di economia, o per trascuratezza, sprecava, senza nessun riguardo il prezioso combustibile adibito alla preparazione dei cibi giornalieri.
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, sprecava, senza nessun riguardo il prezioso combustibile adibito alla preparazione dei cibi giornalieri.
Vediamo ora come si usa la cassetta. Lo scopo di essa essendo quello di mantenere il calore al recipiente, conservandolo immune dal contatto dell'aria, è ovvio che bisogna mettere nella cassetta un recipiente avente già un certo grado di calore. Si porta a bollore il liquido ed a cottura un poco avanzata la vivanda sopra una qualsiasi sorgente di calore, indi si colloca il recipiente ben chiuso col suo coperchio nella cassetta senza por tempo in mezzo. Lo si ricopre col grosso cuscino poi col coperchio della cassetta e lo si lascia il tempo sufficiente perchè la vivanda possa cuocersi lentamente.
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avanzata la vivanda sopra una qualsiasi sorgente di calore, indi si colloca il recipiente ben chiuso col suo coperchio nella cassetta senza por tempo in
Il sistema della cassetta di cottura è molto pratico e può effettuare una considerevole economia nel combustibile. È particolarmente adatto per le donne che devono recarsi fuori di casa per lavoro o per qualunque altra ragione. Tornando a casa troveranno cotti i legumi, o la carne, o la minestra o due cose insieme, se la cassetta è più larga e può contenere due pentole oppure una pentola e un tegame. Non soltanto: ma l'operaio e il modesto impiegato potranno trovare la mattina, nei mesi invernali, la loro acqua calda e a mezzogiorno la loro colazione riscaldata senza verun consumo di combustibile.
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impiegato potranno trovare la mattina, nei mesi invernali, la loro acqua calda e a mezzogiorno la loro colazione riscaldata senza verun consumo di
Nessun sistema di sorgente di calore si presta ad effettuare così grandi sprechi, come il gas di cucina. È molto facile infatti per la massaia, dimenticare la fiamma accesa dei bruciatori, o trascurare di abbassarla, quando necessiti, per la buona cottura dei cibi, un calore moderato. Ecco alcune cautele da tener presenti per effettuare, senza sacrificio alcuno, una notevole economia nel consumo di questo prezioso combustibile.
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cautele da tener presenti per effettuare, senza sacrificio alcuno, una notevole economia nel consumo di questo prezioso combustibile.
Si deve anche ricordare che per i lessi e per i liquidi in generale, serve mirabilmente la cassetta di cottura, di cui già diffusamente abbiamo parlato. Basta infatti portare la pentola all'ebollizione e poi metterla nella cassetta: il resto della cottura avviene senza bisogno di fuoco.
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parlato. Basta infatti portare la pentola all'ebollizione e poi metterla nella cassetta: il resto della cottura avviene senza bisogno di fuoco.
Sempre a risparmio di combustibile è raccomandabile di regolare la fiamma dei becchi bruciatori in modo che essa non si elevi mai intorno al recipiente; tale calore non verrebbe per niente utilizzato, ma anzi sarebbe perduto, senza recare nessun vantaggio.
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recipiente; tale calore non verrebbe per niente utilizzato, ma anzi sarebbe perduto, senza recare nessun vantaggio.
Il gas, in cucina, ha bisogno di buona sorveglianza da parte della massaia, non solo dal lato economico, ma anche dal lato igienico. Sono infatti da temersi grandemente le fughe di gas, ed appena se ne constata l'esistenza, occorre ripararle senza indugio. Le fughe di gas si constatano facilmente per l'odore nauseabondo che si spande nell'ambiente. Per evitare lo scoppio eventuale e pericolosissimo del gas penetrato in una stanza, la prima cosa da farsi è quella di entrare nell'ambiente senza lumi e aprire immediatamente la finestra. Cambiata l'aria, con molta prudenza, si deve prontamente cercare la fuga e trovatala, otturarla provvisoriamente col mastice, oppure avvolgere, intorno al tubo, uno stracciolino di bambagia o di tela bene inzuppato nell'olio di oliva.
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temersi grandemente le fughe di gas, ed appena se ne constata l'esistenza, occorre ripararle senza indugio. Le fughe di gas si constatano facilmente
Se si vuole poi ottenere la massima utilizzazione del calore, la pentola o il tegame che servono per la cucinazione non devono essere mai più piccoli della placca di cottura, devono, invece, ricoprirla interamente. Non si applichi, per esempio un recipiente di 140 mm. sopra una placca di 180 o 220 mm. La superficie di placca che rimarrebbe scoperta, si riscalderebbe eccessivamente, senza ricavarne nessun vantaggio, ma solo sciupando energia, perchè il calore che tale energia dà, non può essere raccolto dal recipiente.
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mm. La superficie di placca che rimarrebbe scoperta, si riscalderebbe eccessivamente, senza ricavarne nessun vantaggio, ma solo sciupando energia